MINISTERO
DELL'UNIVERSITÀ
E DELLA RICERCA |
|
Programmi di ricerca cofinanziati - Modello D
Rendiconto del programma di ricerca - ANNO 2004
prot. 2004012559
1.
Area Scientifico Disciplinare principale |
01: Scienze
matematiche e informatiche |
2.
Coordinatore Scientifico del programma di ricerca |
BRUGNANO Luigi |
-
Università |
Università
degli Studi di FIRENZE |
-
Facoltà |
Facoltà
di SCIENZE MATEMATICHE FISICHE
e NATURALI |
-
Dipartimento/Istituto |
Dip. MATEMATICA |
3.
Titolo del programma di ricerca |
Metodi
numerici e software matematico per le
applicazioni |
4.
Settore principale del Programma di Ricerca: |
MAT/08 |
5.
Costo originale del Programma: |
212.300 € |
6.
Quota Cofinanziamento MIUR: |
104.000 € |
7.
Quota Cofinanziamento Ateneo: |
44.800 € |
8.
Finanziamento totale: |
148.800 € |
9.
Durata: |
24 mesi |
10. Obiettivo della ricerca eseguita
L’obiettivo di questa ricerca
e’ stata la
definizione e lo studio di metodi numerici per equazioni differenziali
ordinarie, sistemi non lineari e problemi di programmazione non
lineare, con lo sviluppo di relativo software matematico.
In maggior dettaglio, la ricerca ha avuto quattro obiettivi principali,
identificabili come segue:
-------------------------------------------
1) DEFINIZIONE DI EFFICIENTI STRATEGIE DI IMPLEMENTAZIONE DEI METODI
NUMERICI DI BASE PER EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE, IN VISTA DEL
LORO UTILIZZO SOTTO FORMA DI CODICI DI CALCOLO.
Questo obiettivo ha richiesto un sistematico studio ed approfondimento
relativamente ai metodi di base per la risoluzione numerica di
equazioni di evoluzione. Questo aspetto della ricerca si e' articolato
come segue:
1.a) studio delle proprieta’ di metodi impliciti, con particolare
riferimento ai metodi BVM, le loro varianti a blocchi, ed i metodi
impliciti “one step” in generale;
1.b) risoluzione dei problemi discreti generati dalla applicazione dei
metodi numerici;
1.c) selezione della mesh di integrazione.
--------------------------------------------
2) EFFICIENTE TRATTAMENTO DI PROBLEMI DIFFERENZIALI CON PARTICOLARI
CARATTERISTICHE.
Questo obiettivo ha richiesto lo sviluppo e analisi di metodi numerici
specifici per le classi di problemi individuate. Tra queste si
menzionano, in particolare, le seguenti:
2.a) i problemi Hamiltoniani;
2.b) le equazioni differenziali algebriche (DAE);
2.c) le equazioni differenziali stocastiche (SODE);
2.d) i problemi di Sturm-Liouville (SLP);
2.e) i problemi derivanti dalla semi-discretizzazione di equazioni alle
derivate parziali (PDE).
--------------------------------------------
3) SVILUPPO DI CODICI DI CALCOLO PER EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE
E DIFFERENZIALI ALGEBRICHE E AGGIORNAMENTO DEL “TEST SET FOR IVP
SOLVERS”.
In questo caso, l’obiettivo e’ stato lo sviluppo di software
matematico, con adeguati requisiti di efficienza e robustezza, per:
3.a) problemi ai valori iniziali (ODE/DAE-IVP);
3.b) problemi ai valori ai limiti (ODE-BVP).
I problemi cui i predetti software sono rivolti, sono quelli piu’
difficili nelle rispettive categorie, quali, ad esempio, i problemi di
tipo stiff.
E’ stata, inoltre, prevista la specifica attivita’ di
3.c) sviluppo e manutenzione di un data base di codici di calcolo e
problemi (il “Test Set for IVP Solvers”, che e' disponibile al sito:
http://pitagora.dm.uniba.it/~testset/ ).
Questo ultimo aspetto ha una sua specifica valenza, nell’ambito di
questo progetto, in quanto la disponibilita’ di tali data base
rappresenta un utile strumento per tutta la comunita’ scientifica che
lavora in questo settore. E’ infatti fondamentale avere a disposizione
degli strumenti per il benchmarking di nuovi codici, al fine di rendere
efficiente ed efficace l’attivita’ di ricerca sottostante. Questa
rilevanza e' confermata dagli oltre 600.000 accessi al sito (al gennaio
2007).
-------------------------------------------------
4) ANALISI, SVILUPPO ED IMPLEMENTAZIONE DI METODI NUMERICI PER LA
RISOLUZIONE DI SISTEMI DI EQUAZIONI NON LINEARI E DI PROBLEMI DI
PROGRAMMAZIONE NON LINEARE DI GRANDI DIMENSIONI.
Relativamente a questo specifico punto, la ricerca si e' articolata
come segue:
4.a) analisi di metodi tipo Newton per la risoluzione di sistemi di
equazioni non lineari e per problemi di programmazione non lineare:
problemi di ottimizzazione non lineare e disequazioni variazionali;
4.b) costruzione di un insieme di problemi test per problemi di
ottimizzazione non lineare derivanti da problemi di controllo ottimo di
tipo parabolico e di tipo ellittico, e da problemi di equilibrio
descritti da disequazioni variazionali;
4.c) analisi di metodi numerici del tipo proiezione per la
programmazione quadratica e relative applicazioni;
4.d) costruzione di un software per problemi di apprendimento
automatico risolti con schemi che utilizzano come nucleo computazionale
i metodi di tipo proiezione.
---------------------------------------------------
11. Descrizione della Ricerca eseguita
e dei risultati ottenuti
Si riporta
una descrizione sintetica dei risultati, con i riferimenti
bibliografici piu' significativi, seguendo l'ordine degli obiettivi
illustrati al precedente punto 10.
1.a) Analisi dei metodi numerici per ODE
---------------------------------------------------
In questo caso, sono state sia analizzate classi di metodi BVM
precedentemente introdotte che definite di nuove. In particolare:
- nella referenza [6] e' stata fatta l'analisi di stabilita' per i "Top
Order Methods", una famiglia di BVM simmetrici di ordine massimo, la
cui A-stabilita' (in senso generalizzato) era stata osservata
numericamente, ma non dimostrata. Altre questioni riguardanti la
stabilita’ dei metodi LMM sono trattate in [7,8];
- in [13] viene fatta l'analisi di una nuova classe di metodi BVM,
denominati "BS methods", caratterizzati da una estensione continua
costituita da una spline interpolante di collocazione. Inoltre, in [12]
viene analizzata l'implementazione con passo variabile dei metodi
proposti, in vista della loro implementazione in un codice per la
risoluzione di ODE-BVP;
- in [21] vengono definite ed analizzate formule BVM per derivate di
ordine superiore, con applicazione alla risoluzione di ODE-BVP.
1.b) Risoluzione dei problemi discreti
----------------------------------------------
Riguardo a questo punto, e' stata condotta l'analisi di metodi "blended
impliciti a blocchi", che sono metodi per i quali e' naturalmente
definito uno splitting nonlineare diagonale per la risoluzione dei
problemi discreti generati, e la stesura di un software per la
risoluzione di sistemi BABD (Block Almost Block Diagonal), che
risultano dalla risoluzione di problemi ai valori ai limiti. In
particolare:
- nella referenza [2] vengono descritte in dettaglio le strategie
implementative utilizzate nel codice di calcolo BiM, per la risoluzione
di ODE-IVP di tipo stiff, tese ad evitare la rivalutazione dello
Jacobiano e/o della fattorizzazione che sarebbe richiesta ad ogni passo
di integrazione;
- nella referenza [5] l'implementazione "blended" dei metodi impliciti
a blocchi e’ estesa al caso di problemi del secondo ordine di tipo
stiff;
- in [24] e’ studiata la risoluzione di sistemi con struttura ABD
(Almost Block Diagonal), mediante riduzione ciclica. Questo approccio
ha quindi consentito la definizione di un efficiente algoritmo di
risoluzione per la risoluzione di sistemi BABD [23], reperibile al sito
[BABDCR].
1.c) Selezione della mesh
--------------------------------
Questo punto della ricerca ha riguardato sia il caso di ODE-IVP che
ODE-BVP. In particolare:
- in [3] viene fatta una dettagliata analisi della stima dell'errore
ottenuta mediante "deferred correction", quando i metodi utilizzati
sono metodi a blocchi definiti da un opportuno insieme di formule LMF.
L'analisi condotta ha permesso di semplificare grandemente la stima
dell'errore nei codici BiM e BiMD (vedi 3.a));
- nel codice TOM [10] e' stata implementata una innovativa tecnica di
variazione del passo basata sul condizionamento del problema
differenziale che permette di risolvere efficientemente problemi
particolarmente difficili (ad esempio quelli a perturbazione singolare)
sui quali i codici attualmente disponibili generalmente falliscono.
Questa tecnica e' stata generalizzata ed opportunamente modificata in
modo da essere utilizzabile in altri due codici basati sulla deferred
correction. In particolare, in collaborazione con il Prof. Jeff Cash
(Imperial College, Londra), e' stato modificato il codice TWPBVP, in
modo da poter utilizzare una tecnica ibrida di variazione del passo,
basata sia sul condizionamento che sul controllo dell'errore [9,26]. I
buoni risultati ottenuti da questa implementazione hanno motivato
l'analisi di un'altro codice, TWPBVPL, che implementa i metodi di
Lobatto, con la conseguente release di un nuovo codice modificato,
TWPBVPLC [27]. La connessione tra condizionamento e stiffness dei
problemi e’ stata inoltre studiata anche in contesti piu’ generali [11].
2.a) Problemi Hamiltoniani
---------------------------------
Riguardo a questo punto, sono state prese in esame le proprieta' dei
metodi simmetrici per la risoluzione di sistemi hamiltoniani e, piu' in
generale, di problemi conservativi. In particolare:
- in letteratura, lo studio del comportamento a lungo termine di tali
formule, riferito alla loro capacita' di conservare gli integrali primi
quali l'energia, e' stata effettuata mediante l'analisi backward che ha
come obbiettivo la determinazione di un nuovo problema continuo di tipo
hamiltoniano la cui soluzione, proiettata sulla griglia temporale
assegnata, coincida con quella numerica. Il termine perturbativo
introdotto nell'equazione continua e' uno sviluppo in serie secondo le
potenze del passo di integrazione che, in generale, non risulta essere
convergente. Da questa mancata convergenza segue l'impossibilita' di
dedurre una legge di conservazione dell'energia per tempi indefiniti.
L'approccio utilizzato nelle referenze [14,17,18,19] ha invece come
prerogativa la determinazione delle caratteristiche geometriche della
soluzione numerica senza che il metodo numerico venga assimilato ad un
problema continuo, permettendo di esaminare le corrispondenti
proprieta' di conservazione;
- in [15] si vede come, in alcune situazioni di interesse, sia
possibile associare ad un opportuno metodo numerico di tipo simmetrico
una energia discreta intrinseca il cui valore in generale differira' da
quello dell'energia continua ma viene perfettamente ed indefinitamente
conservato. Ulteriormente, si e' visto che le formule simmetriche
soddisfano una proprieta' definita col nome di "state-dependent
simplecticity" che, per alcuni casi piu' semplici, si e' provata essere
topologicamente equivalente alla classica proprieta' di simpletticita'
dei sistemi hamiltoniani [16,25].
- altre tematiche legate alla risoluzione numerica di sistemi
Hamiltoniani sono state trattate in [28,29], mentre questioni legate
alla determinazione di autovalori di matrici Hamiltoniane sono state
approfondite in [22].
2.b) Equazioni differenziali algebriche (DAE)
-------------------------------------------------------
Nella referenza [4] l'implementazione "blended" dei metodi impliciti a
blocchi e' stata generalizzata al caso della risoluzione di DAE
linearmente implicite. L'analisi lineare di convergenza per lo
splitting risultante ha evidenziato che il contributo alla matrice di
iterazione (riconducibile ad una matrice diagonale a blocchi) della
componente algebrica del problema risulta essere costituita da un
blocco diagonale nilpotente con indice di nilpotenza pari all'indice
differenziale del problema continuo. Pertanto, questo ha permesso di
concludere che la risoluzione iterativa del problema discreto mediante
lo splitting proposto e' essenzialmente legata alla sola componente
differenziale del problema continuo, la cui analisi era stata gia’
condotta in precedenza. Questa analisi ha consentito il successivo
sviluppo del codice BiMD, descritto successivamente.
2.c) Equazioni differenziali stocastiche (SODE)
----------------------------------------------------------
Questo aspetto della ricerca ha riguardato sia l'analisi di metodi
esistenti che la definizione di nuovi metodi. In particolare:
- in [1] e' stata condotta l'analisi di convergenza per metodi lineari
multistep di tipo Adams, precedentemente introdotti, per la risoluzione
di SODE in forma di Stratonovich. L'analisi condotta si basa su una
formulazione matriciale del problema discreto globale;
- nelle referenze [41,42,43,44] sono analizzati metodi tipo Eulero e
Runge-Kutta per SODE, con eventuale ritardo, con applicazione a
problemi di bio-scienze.
2.d) Problemi di Sturm-Liouville (SLP)
-----------------------------------------------
Questo punto della ricerca e' stato svolto in collaborazione con il
Prof. Marco Marletta dell'Universita' di Cardiff. In particolare:
- questioni legate alle proprieta’ teoriche dei problemi continui sono
state trattate in [31,32];
- in [33,34] sono state stati definiti metodi di correzione, per le
approssimazioni degli autovalori, basate sulla "miss-distance"; una
metodologia di estrapolazione e’ invece descritta in [35];
- nella referenza [30] sono state studiate due nuove tecniche di
calcolo degli autovalori per SLP della forma -y''+Q(x)y=lambda y,
x>0, dove il potenziale Q ha una componente periodica propria ed una
di perturbazione. In questo caso, in accordo con la teoria standard di
Floquet, si riscontra una struttura dello spettro essenziale a lacune
(band-gap (bg)). I metodi proposti sono in grado di fornire
approssimazioni di autovalori in ogni bg senza generare autovalori
spuri. E' stato altresi' dimostrato che, sotto opportune condizioni, si
ha al piu' un autovalore spurio per ogni bg, in connessione con
tecniche di troncamento in SLP singolari dotati di bg non banale in
spettri essenziali non banali.
2.e) Analisi di metodi numerici per PDE
-------------------------------------------------
Metodi per la risoluzione numerica di PDE ellittiche sono stati
analizzati in [20], mentre in [45,46] sono rispettivamente studiati
metodi per la risoluzione di problemi di diffusione e problemi di
trasporto.
3.a) Software per ODE/DAE-IVP
----------------------------------------
Relativamente a questo punto, si e' avuta la release di due codici
Fortran. In particolare:
- la release della versione 2.0 del codice di calcolo BiM per la
risoluzione di ODE-IVP di tipo stiff (aprile 2005), disponibile al sito
[BIMD]. Una ampia sperimentazione prefigura il codice tra i più
robusti
ed efficienti attualmente disponibili;
- la release delle versioni 1.0 (ottobre 2005) e, successivamente, 1.1
(luglio 2006) e 1.1.1 (settembre 2006) del codice di calcolo BiMD per
la risoluzione di ODE-IVP di tipo stiff e DAE linearmente implicite, di
indice fino a 3. Il codice BiMD nasce come una (sostanziale) estensione
del codice BiM descritto al punto precedente. Il codice e' disponibile
allo stesso sito [BIMD] del codice BiM. Anche questo codice e' stato
ampiamente sperimentato, risultando essere tra i piu' robusti ed
efficienti attualmente disponibili. Dalla attivazione del sito [BIMD]
(nel giugno 2003) sono stati registrati, ad oggi (gennaio 2007) oltre
3500 accessi.
3.b) Software per ODE-BVP
-----------------------------------
La tecnica di variazione del passo basata sul condizionamento del
problema differenziale implementata con successo inserita nel codice
TOM, e' stata inoltre generalizzata ed opportunamente modificata in
modo da essere utilizzabile anche in altri due codici basati sulle
deferred correction. Si e' dapprima lavorato, in collaborazione con il
Prof. Jeff Cash (Imperial College, Londra), sul codice TWPBVP, che e'
stato opportunamente modificato in modo da poter utilizzare una tecnica
ibrida di variazione del passo, basata sia sul condizionamento che sul
controllo dell'errore. I buoni risultati ottenuti da questa
implementazione hanno motivato l'analisi di un'altro codice, TWPBVPL.
Anche tale codice e' stato modificato e il nuovo codice, TWPBVPLC,
permette di scegliere la tecnica di variazione del passo ibrida,
opportumente modificata. I codici modificati sono stati resi
recentemente disponibili in rete all'indirizzo [CASH].
3.c) Sviluppo del Test Set
---------------------------------
Il Test Set, disponibile in rete al sito [TESTSET], presenta una
collezione di problemi a valori iniziali (IVP) che possono essere
utilizzati per testare i codici che risolvono equazioni differenziali
implicite. Include anche risultati sperimentali ottenuti da alcuni tra
i piu' noti risolutori, e subroutines Fortran che forniscono uno
standard di interfaccia per la definizione di nuovi problemi. Per
rendere lo standard del Test Set utilizzabile anche in un problem
solving environment, e' stata realizzata, in collaborazione con Jacek
Kierzenka della Mathworks, Inc., un'interfaccia Matlab per tutti i
problemi presenti nel Test Set, accompagnata da un driver di facile
utilizzo che permette la risoluzione dei problemi utilizzando i codici
del Matlab e le funzioni Fortran dei problemi test scritte secondo il
formato del Test Set.
Tale interfaccia e' stata resa disponibile nella release 2.3 del Test
Set. Rispondendo alle necessita' di molti utenti tale release contiene
anche la possibilita' di risolvere on-line i problemi differenziali,
dando come output la visualizzazione grafica della soluzione calcolata
numericamente. Per tale scopo e' stata introdotta anche la registazione
on line degli utenti, interfacciando il sito con un database degli
iscritti, mediante i software MYSQL e PHP. Inoltre, nella release 2.3
e' stato inserito il codice BIMD, descritto al precedente punto 3.a),
ed e' stato aggiornato il codice GAM.
4.a) Analisi di metodo tipo Newton in ottimizzazione
----------------------------------------------------------------
Nell’ambito della risoluzione numerica di problemi di controllo ottimo
mediante la programmazione matematica, sono stati sviluppati diversi
risolutori interni per il metodo iterativo di Newton del punto interno
[36,39,40]. A riguardo, e' stata realizzata la routine BLKFCLT
(disponibile al sito [BLKFCLT]) che si basa su una variante della
routine LIPSOL di Ng-Peyton. Questa routine e' utilizzata nel codice
del metodo di Newton del punto interno, sviluppato in C++, disponibile
al sito [IPPCG]. Metodi per equazioni semismooth, cui si riconduce la
risoluzione di diseguaglianze variazionali, sono stati introdotti in
[37,38]. Altri risolutori iterativi sono stati studiati in [47].
4.b) Costruzione di un insieme di problemi test di controllo ottimo
---------------------------------------------------------------------------------
Al sito [OPTIM] è stato reso disponibile un test-set di problemi
di
controllo ottimo di tipo ellittico e di tipo parabolico, con vincoli
sia sullo stato che sul controllo, descritti mediante modelli in
linguaggio AMPL.
4.c) Analisi di metodi tipo proiezione per la programmazione quadratica
(PQ)
------------------------------------------------------------------------------------------------
Sono stati studiati metodi del gradiente proiettato per i problemi PQ
derivanti dall'addestramento di macchine a vettori di supporto (SVM)
lineari e non lineari [48,49,50,51], introducendo, inoltre, nuove
procedure parallele per l’aggiornamento del gradiente e per la
selezione dell’insieme attivo. Questa analisi e' stata finalizzata alla
realizzazione di un software parallelo, descritto al punto successivo.
4.d) Costruzione di un software per problemi di apprendimento automatico
---------------------------------------------------------------------------------------------
E’ stato realizzato il software PGPDT (Parallel GPDT), aggiornando, al
contempo, una precedente versione seriale del software. PGPDT
implementa, su architetture di calcolo parallele, una procedura
iterativa di decomposizione che include recenti sviluppi teorici dei
metodi tipo-gradiente proiettato usati per la risoluzione dei
sottoproblemi di ottimizzazione quadratica che intervengono ad ogni
iterazione nell'addestramento di SVM. La versione del software, resa
disponibile nel luglio 2006 [49], ha consentito di sfruttare
architetture parallele per addestrare SVM su insiemi costituiti da
milioni di esempi, superando i limiti dei tradizionali software
seriali. Il software prodotto è disponibile al sito web [GPDT]
sotto
licenza GNU (General Public License).
PUBBLICAZIONI PRINCIPALI SU RIVISTE A DIFFUSIONE INTERNAZIONALE
===========================================================
(per un
elenco completo, vedi la successiva DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI RISULTATI
DELLE UNITA' OPERATIVE)
[1] L.Brugnano, K.Burrage, G.Carreras. On the convergence of LMF-type
methods for SODEs. Mediterr. J. Math. 1 (2004) 297-313.
[2] L.Brugnano, C.Magherini. Some Linear Algebra Issues Concerning the
Implementation of Blended Implicit Methods. Numer. Lin. Alg. Appl., 12
(2-3) (2005) 305-314.
[3] L.Brugnano, C.Magherini. Economical error estimates for Block
Implicit Methods for ODEs via Deferred Correction., APNUM 56 (2006)
608-617.
[4] L.Brugnano, C.Magherini, F.Mugnai. Blended Implicit Methods for the
numerical solution of DAE problems, Jour. CAM 189 (2006) 34-50.
[5] L.Brugnano, C.Magherini. Blended Implicit Methods for solving ODE
and DAE problems, and their extension for second order problems Jour.
CAM (in stampa).
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difference equations and the stability problem for the numerical
solution of ODEs . Adv. in Difference Eq. (2006) Art. 19276, 1-14.
[7] L.Aceto, D.Trigiante. The stability problem for linear multistep
methods: old and new results, Jour. CAM (in stampa).
[8] L.Aceto, R.Pandolfi, D.Trigiante. Stability analysis of linear
multistep methods via polynomial type variation, JNAIAM (in stampa).
[9] R.Cash, F.Mazzia, N.Sumarti, D.Trigiante. The Role of Conditioning
in Mesh Selection Algorithms for First Order Systems of Linear
Two-Point Boundary Value Problems, Jour. CAM. 185 (2006) 212-224.
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conditioning for boundary value ODEs problems. Numer. Alg. 36 (2)
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numerical analysis, JNAIAM 1 (2006) 91-112.
[12] F.Mazzia, A.Sestini, D.Trigiante. BS linear multistep methods on
non-uniform meshes., JNAIAM 1 (2006) 131-144.
[13] F.Mazzia, A.Sestini, D.Trigiante. B-Spline linear multistep
methods and their continuous extensions, SIAM JNA 44 (2006) 1954-1973.
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[15] F.Iavernaro, D.Trigiante. Discrete conservative vector fields
induced by the Trapezoidal Method, JNAIAM 1 (2006) 113-130.
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Meth. PDE 21 (2005) 649-671.
[47] E.Galligani. The Arithmetic Mean method for solving systems of
nonlinear equations in finite differences, Appl. Math. Comput. 181
(2006) 579-597.
[48] L.Zanni. An improved gradient projection-based decomposition
technique for support vector machines, Comput. Management Sci. 3 (2006)
131-145.
[49] L.Zanni, T.Serafini, G.Zanghirati. Parallel software for training
large scale support vector machines on multiprocessor systems, J.
Machine Learning Res. 7 (2006) 1467-1492.
[50] T.Serafini, G.Zanghirati, L.Zanni. Gradient projection methods for
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machines, Optim. Meth. Software 20 (2005) 353-378.
[51] T.Serafini, L.Zanni. On the working set selection in gradient
projection-based decomposition techniques for support vector machines,
Optim. Meth. Software 20 (2005) 583-596.
LINK RELATIVI AL SOFTWARE SVILUPPATO
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[TESTSET] http://pitagora.dm.uniba.it/~testset/
[BIMD] http://www.math.unifi.it/~brugnano/BiM/
[CASH] http://www.ma.ic.ac.uk/~jcash/BVP_software/twpbvp.php
[BABDCR] http://www.netlib.org/toms/859
[GPDT] http://www.dm.unife.it/gpdt/
[BLKFCLT] http://www.dm.unife.it/blkfclt/
[IPPCG] http://www.dm.unife.it/~bonettini/ip_pcg.htm
[OPTIM] http://www.dm.unife.it/~bonettini/ip_pcg/controllo.htm
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI RISULTATI
DELLE UNITA' OPERATIVE:
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SUCCESSIVAMENTE ALLA CHIUSURA DEL
PROGETTO, ALCUNI DEI RISULTATI PIU' SIGNIFICATIVI SONO STATI
PRESENTATI ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE:
SciCADE 2007
International Conference on SCIentific Computation
And Differential Equations
NEL CUI AMBITO SONO STATI
ORGANIZZATI (A CURA DI L. BRUGNANO E F. MAZZIA) I DUE MINISIMPOSI :
- SOFTWARE ISSUES
- SOFTWARE ISSUES II